Nella sua guida “The 25 Essential Gardens to See in Your Lifetime”, il prestigioso quotidiano statunitense include cinque meraviglie della natura e dell’architettura tutte italiane.
Il New York Times ha inserito cinque giardini italiani nella classifica The 25 Essential Gardens to See in Your Lifetime. Il prestigioso quotidiano statunitense ha stilato la graduatoria dei giardini più belli del mondo affidandosi a sei esperti orticoli internazionali, professionisti con una conoscenza approfondita di alberi monumentali, coltivazione di piante, arbusti e fiori e progettazione di parchi, ville e angoli verdi.
Cinque giardini italiani tra i più belli al mondo
I giardini italiani inclusi dal New York Times nella sua lista sono cinque: tre sono nel Lazio, uno in Toscana e uno in Piemonte. Il primo nel Lazio è il giardino di Ninfa a Cisterna di Latina. Derivato da un tempio di epoca romana, lo splendido monumento naturale al confine con Norma e Sermoneta è stato realizzato dalla famiglia Caetani e reso pubblico da Marguerite Chapin negli anni Trenta del Novecento.
Secondo giardino del Lazio incluso nella classifica del Times è il Sacro Bosco di Bomarzo, in provincia di Viterbo. Noto anche come Parco dei Mostri e realizzato da Pier Francesco Orsini, detto Vicino, nella metà del Cinquecento, la Villa delle Meraviglie è famosa per le suggestive sculture grottesche disseminate in un verde surreale che alterna alberi e arbusti a erbacee e piante non indigene.

Terzo e ultimo giardino del Lazio presente nel ranking sono i giardini di Villa d’Este a Tivoli, in provincia di Roma. Patrimonio dell’umanità Unesco progettato e costruito da Pirro Ligorio e Alberto Galvani, la villa è una concentrazione di ninfei, fontane, grotte, giochi d’acqua, piante e alberi di ogni genere. Sin dalla sua apertura, rappresenta un modello per i giardini europei manieristi e barocchi.
La Toscana è rappresentata in classifica dal giardino di Villa Gamberaia a Settignano, in provincia di Firenze. Costruita nel 1610 e abitata dalla famiglia Lapi fino alla vendita prima ai marchesi Capponi e poi a Catherine Jeanne Keshko, moglie del principe russo Eugenio Ghyka, la villa è un gioiello architettonico impreziosito da due boschi di lecci secolari e da un giardino di limoni, con peonie arboree e spalliere di rose Albertine.
I giardini più belli d’Italia per il NY Times
Il Piemonte chiude la rappresentanza italiana nella graduatoria del New York Times con il giardino di Villa Silvio Pellico – Vigna Barolo a Moncalieri, nell’area metropolitana di Torino. Costruita nel Settecento dai marchesi di Barolo e trasformata successivamente dalla famiglia Ajmone Marsan, prende il nome del patriota e scrittore affiliato alla Carboneria che fu spesso suo ospite.
Il giardino di ispirazione rinascimentale è stato riprogettato nel 1948 dal paesaggista inglese Russell Page e oggi è rinomato a livello internazionale per il suo labirinto di bosso e le aiuole di rose e di camelie. Oltre al dedalo e ai sentieri di mattoni, la villa lascia a bocca aperta visitatrici e visitatori per i suoi terrazzamenti, le vasche con zampilli e i ninfei.
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ultimo aggiornamento: 5 Giugno 2025 10:43